Gli iscritti del Movimento 5 Stelle hanno votato per nominare i componenti del Comitato di Garanzia e per la sostituzione di un membro del Collegio dei probiviri. La scelta era ristretta alla rosa di nomi proposta dal Garante, secondo la regola del nuovo statuto. Il risultato della votazione è noto.
Dico: che senso ha questo riciclare pv e famosi? Sembra che il Movimento sia una casa privata dove possono entrare soltanto personaggi pubblici. Una casta, direbbe un maligno. I ricordi corrono al disdegnoso rigore che lo “staff di Beppe Grillo” riservava alle candidature locali. Oggi sappiamo che il misterioso staff non è mai esistito, mentre sono realtà le sviste enormi, gli strascichi legali, la ritirata generalizzata dai territori e il conseguente crollo dei consensi di cui nessuno si è mai preso la responsabilità.
Nel Movimento ho incontrato tante persone. Erano tutte trolls, mezze calzette, cacciatrici di poltrone? Non credo. Di una cosa sono certo: aspiravano a ben altra partecipazione, non volevano essere spettatrici del solito teatrino della politica italiana.
Questo è il grande tradimento.
Dopo quindici anni di illusoria partecipazione che fare? Non possiamo neppure arrenderci davanti ad un televisore perché lo schermo ci renderebbe tutto quello che avremmo voluto combattere, a cominciare dalle reti RAI, luogo dove i partiti si alleano nello sperpero più sfrontato.
Andrea Pirro